Accessibilità
- Dettagli
- Scritto da Responsabile Procedimento Pubblicazione
Accessibilità vuol dire soprattutto e-partecipation, cioè la rimozione delle barriere informatiche.
Il problema dell'accessibilità non riguarda soltanto i disabili, ma tutti coloro che dispongono di hardware e software obsoleto, di connessioni lente, di scarsa familiarità con il PC.
Con questo termine si indica il livello di superamento delle difficoltà che i disabili (e non solo) possono incontrare nell’uso di un sistema informatico. I limiti discendono da
- carenze nella progettazione del software e dei contenuti dei siti web, che non tengono conto dei principi della progettazione universale e dell’usabilità, peraltro ormai approfonditamente studiati e oggetto di raccomandazioni e standard a livello internazionale;
- indisponibilità dei dispositivi specificamente realizzati per favorire l’uso dei computer da parte dei disabili (per esempio le tastiere e i mouse utilizzati in alcune disabilità motorie, lo screen reader, la barra Braille o i sintetizzatori vocali usati dai non vedenti).
L’importanza dell’accesso dei disabili alle tecnologie informatiche è stata sottolineata da tempo in numerosi documenti internazionali ed è argomento prioritario nei programmi della Commissione europea.
Segnalazione siti inaccessibili
L’Agenzia per l’Italia Digitale recepisce le segnalazioni di eventuali inadempienze relative all’accessibilità dei siti web delle PA. Qualora l’Agenzia ritenga fondata la segnalazione, richiede al soggetto erogatore l'adeguamento dei servizi erogati, assegnando un termine non superiore a 90 giorni per adempiere.
Obiettivi di accessibilità
Ultimo aggiornamento 25 Marzo 2016
Il Decreto Legge n. 179/2012 ha apportato alcune modifiche e introdotto novità alla normativa esistente in materia di Accessibilità.
Con riferimento a tale decreto, l'Agenzia per l'Italia Digitale ha emanato la Circolare n. 61/2013, con l'obiettivo di informare le pubbliche amministrazioni sui nuovi adempimenti posti a loro carico, con particolare riferimento all'obbligo di pubblicazione nei propri siti web, entro il 31 marzo di ogni anno, degli "Obiettivi di accessibilità per l'anno corrente".
Il contenuto e le modalità di pubblicazione non vengono disciplinati dalla norma e pertanto, al fine di supportare le pubbliche amministrazioni nell'attività di definizione e pubblicazione degli obiettivi annuali di accessibilità, l'Agenzia per l'Italia digitale ha emanato la nuova Circolare n. 1/2016 che conferma il modello A e sostituisce il modello B, precedentemente predisposto, con una applicazione online per facilitare il caricamento degli obiettivi di accessibilità alle pubbliche amministrazioni..
Il modello A "Questionario di autovalutazione (.doc)" è uno strumento che le amministrazioni possono utilizzare per effettuare un'autovalutazione sullo stato di adeguamento dei propri siti e servizi web alla normativa sull'accessibilità. I risultati del questionario, ad uso esclusivamente interno, potranno fornire all'Amministrazione un quadro completo delle criticità esistenti per ogni sito web e servizio fornito. I medesimi risultati potranno essere utilizzati dall'Amministrazione per predisporre un elenco di punti per la definizione degli obiettivi annuali di accessibilità e degli interventi da realizzare.
La nuova applicazione web "Obiettivi di Accessibilità" permette all'amministrazione il caricamento e la pubblicazione prevista dalla legge degli obiettivi annuali di accessibilità come indicato nel manuale utente.
Con riferimento al "luogo" della pubblicazione degli obiettivi, la delibera ANAC numero 50/2013 ha precisato che vanno inseriti nella sezione "Amministrazione trasparente – Altri contenuti – Accessibilità e Catalogo di dati, metadati e banche dati". Gli obiettivi possono risultare anche nella pagina "Accessibilità" del sito web istituzionale o in altre pagine esplicative dedicate.
La pubblicazione deve essere effettuata nel rispetto delle disposizioni in materia di protezione dei dati personali (decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196).
Il contenuto è stato tratto dall’Agenzia per l’Italia Digitale - link
Si sottolinea che - come previsto dal decreto legislativo 33/2013 - gli obiettivi di accessibilità dell'anno precedente devono rimanere online per i cinque anni successivi a quello da cui decorre l'obbligo di pubblicazione.